Usanza alquanto diffusa delle etichette punk rock negli anni ’90 e ’00 era quella di pubblicare dischi che contenessero canzoni di due band, inserendone una su un lato e una sull’altro nel caso di stampe in vinile o una di seguito all’altra nel caso dei CD, insomma i famosi SPLIT. I motivi probabilmente potevano essere di due tipi, o per far conoscere una band emergente accompagnandola ad una di maggior fama o per una sorta di comodità e di risparmio nel far uscire un disco unico piuttosto che due EP e così anche accontentare con un acquisto solo i fans di due band.
Ricordo nitidamente che il mio primo acquisto punk rock indipendente, in precedenza avevo acquistato solo dischi major, sia stato lo split tra Ten Foot Pole e Satanic Surfers su Bad Taste Records, in questo caso gli emergenti erano i secondi che piazzavano 3 pezzi bomba facendo pensare di essere loro i veterani del genere che li lanciarono verso una prolifica carriera. Spesso negli split inoltre l’usanza prevedeva che le band si coverizzassero a vicenda, come non citare la splendida collana Byo split della Better Youth Organization che tra il 1999 e il 2004 ha fatto la storia di questo tipo di pubblicazioni mettendo a fianco tra l’altro anche Rancid e Nofx e Alkaline trio e One man Army alle prese con le cover delle rispettive hit.
Le etichette italiane si accodarono a questa usanza riuscendo a piazzare delle accoppiate pazzesche. Come non ricordare che i 2000 iniziavano con il CD della Wynona records con Retarded e Apers, 6 pezzi a testa indimenticabili (Teenage backward e Jodie su tutte) e che la stessa etichetta genovese pubblicava Huntingtons/Retarded nel 2003. I 2000 si chiudevano tra le altre cose con la friulana Making believe records che faceva uscire “It came from the cold!” split tra i torinesi Ponches e i friulanacci Deans.
Arriviamo quindi al 2022 (…azz!) e la Striped Records riesce a proseguire questa splendida usanza mettendo su uno stesso disco due pesi massimi del punk rock melodico mondiale, gli Huntingtons del Maryland e i Travoltas dall’Olanda. In realtà la storia racconta che questo split sia stato pensato nel 2000 quando la band americana in tour in Europa divise il palco con gli olandesi rimanendone folgorata e desiderando di condividere un’uscita insieme. Anche questo disco incredibilmente quindi nasce sulla scia di quei prolifici anni ed in effetti tra le otto canzoni presenti ci sono quattro pezzi che sono stati scritti proprio a cavallo dei 2000. Ogni band però parte con una nuova canzone che non delude le aspettative: gli Huntingtons con “I don’t wanna be wrong” certificano di essere ancora tra i migliori esponenti di quel punk rock che strizza gli occhi ai Ramones più cupi della seconda metà degli anni ’80, i Travoltas con “She’s gonna break my heart in two” mettono un altro tassello nella loro infinita lista di capolavori del sound Beach boys/Ramones.
Come seconda e terza canzone ogni band propone una cover dell’altra, gli Huntingtons scelgono “You got what I need” e “Anywhere you want to” tratte da quei capolavori che sono Teenbeat e Endless summer, mentre i Travoltas optano per “Hooray for you” e “Last time that you left me” originariamente sull’epocale Get lost e sul meno blasonato Songs in the key of you . Si tratta di un vero colpo a botta sicura per entrambi che non suona però scontato, è solo un gran piacere per le orecchie e un emozione per chi ha cantato le versioni originali nei 2000. Entrambe le band chiudono il loro lato con 2 cover che arrivano dagli anni ’50. Bellissima “All I have to do is dream” proposta dagli americani e magistrale la”Red river rock” degli olandesi.
Và dato merito alla Striped records, in collaborazione con Sexy Baby e Loud Pizza, di averci creduto e di regalarci questo splendido split a 20 anni di distanza da quando è stato pensato, unica nota negativa l’assenza dell’inserto che però possiamo certo perdonare perchè bilanciato da una splendida copertina dell’artista di Chicago Michael Weinberg. Voto 8/10.