Immaginate di potervi immergere in un esperienza che intreccia nello stesso momento musica ad alto volume e natura incontaminata riuscendo a coniugarle con rispetto e a valorizzarne le reciproche caratteristiche, questo è il Punk Rock Holiday a Tolmino (Slovenia).
Tolmino è una cittadina di poco più di 10 mila abitanti a pochi km dal confine con l’Italia, raggiungibile da Gorizia in circa 30 minuti di auto. Incastonata tra le Alpi Giulie si trova sulle sponde dello smeraldino fiume Isonzo (Soča in sloveno) che nasce in Slovenia e sfocia in Italia. La zona è circondata da una natura incontaminata che offre numerose possibilità per escursioni e attività sportive sul fiume (kayak, rafting, canyoning) e non solo (parapendio).
Come può essere questo il luogo per un festival musicale di una settimana dedicato al punk rock? Grazie all’attenzione per il rispetto dell’ambiente, del territorio e dei suoi abitanti e una cura maniacale dei dettagli nella programmazione con line up sempre di livello altissimo e nella promozione, con foto e video che regalano una condivisione a 360° dell’esperienza anche a chi è a casa (sul Facebook PRH foto e video di tutti i live).
Quindi partecipare al Punk Rock Holiday non è solo andare ad un concerto con tante band che si susseguono su un palco ma è anche campeggiare in mezzo alle montagne fraternizzando tra altre centinaia di fan da tutto il mondo (pochi gli italiani nel complesso) e potersi rinfrescare sulle sponde del fiume o galleggiare su di esso lasciandosi trasportare dalla corrente con degli improbabili gonfiabili.
Ma è anche quel che offre il territorio a pochi km a piedi che dà una marcia in più al festival, per riposare dalle fatiche del pogo serale ad esempio si possono visitare le fresche Gole di Tolmino che aprono il Parco del Triglav. Si tratta in sostanza di canyon profondissimi dove i fiumi Soča e Tolminka hanno scavato dei paesaggi spettacolari e suggestivi come la Grotta di Dante. Ritornando verso l’area del festival è impagabile passeggiare per il centro storico tra punk rockers che si riposano con una birra e poi alzare gli occhi al cielo e veder scende decine di parapendio dalle montagne che circondano la valle. Tolmino tra l’altro offre numerose strutture sportive curate e ad accesso libero, si possono utilizzare almeno 3 campi da basket e uno da calcio, un campo di atletica, 2 da tennis e una pump track.
Grazie a tutto questo, il biglietto, che in realtà è un abbonamento per 4 giorni a cui aggiungere eventualmente il warmup show, non può che essere introvabile e andare sold out rapidamente ogni anno nonostante il costo proibitivo di 210 € (in presale poi scende a 180€). In sostanza però si tratta di 45/50 € al giorno per una line up con 4-5 headliner e 7/8 altre band al giorno, tutte di livello internazionale, e il costo (come quello di cibo e bevande all’interno) a mio avviso va proporzionato alle possibilità economiche della maggior parte del pubblico cioè tedeschi che hanno un potere d’acquisto decisamente superiore agli italiani.
La musica live ovviamente è il piatto forte del PRH ed è servita in un contesto di pubblico coinvolto totalmente nell’esibizione delle band. Non esiste infatti separazione tra gli artisti sul palco e la gente che può salire liberamente per ballare e lanciarsi negli stage diving che sono la norma e coinvolgono tutti, dai ragazzini spavaldi ai vecchi punk rockers mai domi, dalle ragazze leggiadre che vengono trasportate senza difficoltà ai fan un pò sovrappeso che mettono alla prova le schiene dei pubblico nel pit. Sul pubblico volano bolle di sapone, palloncini ma anche gonfiabili cavalcati da coraggiosi fan sul mare delle braccia. Anche se non ti piace la band sul palco è un piacere osservare lo spettacolo e magari anche lasciarsi coinvolgere a dispetto di generi ed età…
Gli artisti dal palco approvano e anzi non smettono di ringraziare e dichiarare amore incondizionato al pubblico e all’organizzazione per il contesto unico in cui sono immersi, da Milo cantante delle leggende californiane Descendents che è arrivato nella beach area a bordo di un kayak e ha specificato “Il PRH è l’unico festival in cui si può arrivare in tanti modi diversi”, a Roger Lima dei Less than jake che ha dichiarato “Nonostante si tratti di un grosso festival l’atmosfera è quella di un piccolo club”.
Dal palco i suoni sono sempre perfetti e l’audio è ottimo sia che si stia nel pit sia che si voglia ascoltare il concerto in tranquillità da dietro. Gli effetti delle luci partono dal palco e si perdono tra gli alberi del bosco a farci ricordare in ogni momento che ci troviamo in mezzo alle montagne. Ce n’è per tutti i gusti sia per chi ama il punk rock degli anni ’90, quello entrato nelle classifiche grazie a Offspring e Green Day, ma anche per chi apprezza le atmosfere giamaicane dello ska e la potenza d’impatto dell’hardcore.
Già il Warm up show ha messo in fila un pò tutti questi generi partendo dalla storica ska band di New York i Toasters, per passare allo ska-core dei Mad Caddies formatisi nel 1995 a Santa Barbara (California), agli storici Descendents guidati da Milo Auckermann che nonostante l’età hanno regalato l’ennesimo show pieno di adrenalina e melodie a tutta velocità per finire con i Rise against band hardcore di Chicago conosciuta anche per l’impegno sociale e politico.
Tutte le le esibizioni della serata di pre-apertura del festival sono state spettacolari ma non si può dare merito alla band di Milo Auckermann, Bill Stevenson, Karl Alvarez e Stephen Egerton di aver espresso in 40 minuti di live l’essenza del punk californiano, un concentrato di adrenalina, energia e melodia. Pare incredibile che la band formatasi nel 1978 in California quasi per gioco con i presupposti di sfogare i classici problemi adolescenziali (ricordiamo ad esempio il pezzo “Parents”: “They don’t even know I’m a boy / They treat me like a toy / But little do they know / That one day I’ll explode”) oggi giri il mondo grazie a un successo non mainstream ma certo significativo ancora con lo spirito del proprio inno “I don’t wanna grow up”.
Dopo un Warm up show così ci si poteva certamente già dichiararsi soddisfatti ma le altre 4 giornate al PRH si susseguiranno esattamente con lo stesso spirito ed energia (Flogging molly, Zebrahead, Less than jake, Terror, H2O, No fun at all, Uk subs, Alkaline Trio….) , i biglietti per il 2025 sono già in vendita all’ingresso e vanno a ruba… se ti piace il punk, l’hardcore, lo ska oppure anche no è un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita… see you next year…in the pit! www.punkrockholiday.com