Li avevamo lasciati nel maggio 2022 con l’uscita dello split con i conterranei ACROSS che ci aveva fatto venire l’acquolina in bocca e finalmente ora possiamo gustare il nuovo album dei Meat for dogs di Catanzaro, a distanza di 15 anni dall’ultimo vero disco “Il gioco”.
“Il Dr.Jekyll …e i suoi guai” è uscito per Overdrive records e Semplicemente dischi con una splendida copertina realizzata dal rinomato disegnatore Lucio Parrillo, che ha firmato la maggior parte delle loro grafiche, e accompagnato da una ripresa anche dei concerti di una band che incredibilmente festeggia 30 anni di attività.
Il disco dopo una intro sorniona parte subito senza fronzoli a farci capire che i Meat for dogs non vogliono certo scherzare e sono ritornati alla grande: non c’è il tempo per pensare al passato nel primo pezzo “Il Dr. Kekyll…” che con velocità, energia e melodia esprime tutto il loro amore per il punk californiano e in particolare i Bad Religion. Cominci a capire così che questo disco può essere ai livelli de “Il grande bluff” del 2000 e il secondo pezzo “Vorrei dirti” ti coinvolge con un assolino di quelli che ogni band pop-punk anni ’90 avrebbe voluto scrivere e un ritornello che sai che canterai tutto il giorno. Scorre veloce “Io so resistere” nella sua semplicità alla Queers e ti immagini sotto il palco a gridare “Non voglio vivere come dici tu… non voglio essere come sei tu, mi diranno è inutile, ma io so resistere”.
Dopo vari ascolti a distanza anche di tempo si può confermare che sono parecchi i pezzi di “Il Dr.Jekyll …e i suoi guai” che ti si attaccano al cervello indissolubilmente grazie a melodie dirette, cori al posto giusto, grattoni di chitarra ed energia continua, come sapevano fare ad esempio i Derozer in “Mondo Perfetto”. Non poteva non essere tra le “singalong” la canzone dedicata agli ultras del Catanzaro calcio intitolata “50 anni” che con un ritornello da coro della curva fa cantare grandi e piccini. Ma tra le canzoni che veramente ho ascoltato a ripetizione senza mai stancarmi c’è “Ancora quì”, una scheggia di 2 minuti di Hc melodico cantata in italiano che fa quasi dimenticare che stiamo parlando fondamentalmente di un disco pop-punk.
I testi sono sempre stati un punto forte dei Meat for dogs, anche in questo disco si conferma la capacità di raccontare loro stessi e il mondo che li circonda con semplicità attraverso l’italiano, che non è certo la lingua più facile per fare rock, reinterpretando in veste punk la storia di Dr.Jekyll e Mr. Hyde di Stevenson.
Unica eccezione alla lingua italiana è la bellissima cover di “Addicted to my girl” tributo ad un’altra punk rock band di riferimento degli anni ’90, i grandissimi Real Swinger. Per concludere i Meat for dogs ci regalano il rifacimento di “Ritorno alla realtà” una vecchia hit, risalente a un 7″ del 1996, che meritava una riedizione più potente e ben registrata.
“Di giorno in mezzo alla città, la notte a caccia se ne va, come in un brutto sogno, vuoi scappare via Dr. Jekyll Mr. Hyde”